Professione docente di maggio sull´autonomia differenziata. I no per capire di Massimo Villone, Francesco Pallante, Gianfranco Viesti, Adolfo Scotto di Luzio.
Aprire gli occhi e reagire con forza
di Renza Bertuzzi
"E' tempo di aprire gli occhi e reagire con forza” ha ammonito Rino Di Meglio, di fronte a situazioni pericolose, pressanti e indifferibili. E’ sempre emergenza, nella scuola, ma questa volta è più emergenza del sol...
Sindacati uniti per la difesa della rappresentanza dei lavoratori
di Rino Di Meglio
É urgente aprire gli occhi e reagire con forza. Potrebbe non esserci una seconda possibilità. Il Punto di Rino Di Meglio
Il BAC sta diventando “maturo”
di Antonio Antonazzo
Gli esami non finiscono mai (però si snaturano). Riepilogo delle modifiche dell’ esame di maturità in Italia e confronto con la riforma appena annunciata in Francia
Il Nuovo esame di Stato, specchio di una scuola senza contenuti
di Giovanni Carosotti
Che la riforma dell’esame di Stato avrebbe costituito la mossa definitiva (e forse vincente) per obbligare la scuola a pratiche d’insegnamento mai accettate da una grande maggioranza dei docenti, in modo da piegarne la resistenza, era più che prevedibile ma vi è ancora ancora uno spazio di resistenza per gli insegnanti, per affermare il loro giusto protagonismo
Due spettri si aggirano per l’Europa: spirito critico e creatività
di Roberto Casati
Bisogna studiare a lungo qualcosa se si vuole acquisire il saper fare che viene dallo studio lungo e siamo creativi quando il nostro cervello è ricco di informazioni pertinenti e a nostra insaputa si mette a fare collegamenti, a rivisitare le idee, a metterle in prospettive diverse e inusuali
Non si tolga lo spirito critico dalla scuola!
di Gianluigi Dotti
In questo quadro è necessario segnalare una grave criticità dell’operazione di riscrittura, che è la modifica dello stato giuridico degli insegnanti e della funzione docente. Oggi la funzione docente è garantita dalla Costituzione che attribuisce alla Scuola un carattere educativo e formativo insieme, conferendo ai docenti il mandato sociale di “trasmettere la cultura e di contribuire alla formazione umana e critica dei giovani”
Contro l’immobilismo politico, Greta forever
di Marco Morini
Agire oggi per prevenire catastrofi future significherebbe incidere pesantemente sulle abitudini quotidiane, scontrarsi con enormi interessi economici, probabilmente introdurre nuove tasse. Tutte azioni che certamente non garantirebbero un ritorno elettorale nell’immediato
di Fabrizio Reberschegg
Le proposte attuali e i tentativi passati non consentono ai nostri studenti di conoscere veramente diritti e doveri in una società complessa come la nostra e il funzionamento delle istituzioni da cui nasce una consapevole partecipazione attiva alla democrazia
Fatica sprecata: può esistere la scuola se il Paese e la società non hanno un’ idea di Scuola?
di Gianluigi Dotti
Convegni. Padova, 14 Marzo 2019
A scuola di competenze: verso un nuovo modello didattico. Quale?
di Gianluigi Dotti
Convegni. Vicenza, 18 marzo 2019
In un mondo globalizzato, le piccole patrie non servono a nessuno
di Ester Trevisan
Occhi aperti sulla Autonomia differenziata. I no per capire e reagire con forza. Intervista a Massimo Villone
La scuola regionalizzata: un pericolo per la tenuta della collettività nazionale
di Francesco Pallante
Siamo italiani perché condividiamo una storia, un’arte, una cultura. La scuola regionalizzata mina alla radice questo fondamento, in tal modo mettendo a repentaglio non soltanto l’unità territoriale dello Stato, ma la stessa tenuta della collettività nazionale.
Le regioni diventano più forti solo se l’intero paese diventa più forte
di Vito Carlo Castellana
La scuola pubblica statale italiana rappresenta un’infrastruttura fondamentale del paese, perché è la scuola che forma i cittadini italiani di oggi e di domani ed è essenziale che resti fortemente unitaria nelle sue finalità, nei suoi metodi e nei suoi insegnamenti. Intervista a Gianfranco Viesti
La scuola delle regioni è una scuola per pochi
di Adolfo Scotto di Luzio
Compito della scuola non è formare i veneti, bensì gli italiani. Difendere la scuo-la contro la sua regionalizzazione, significa difendere i presupposti stessi dell’ identità italiana.
Il primo dibattito nazionale sulla regionalizzazione della scuola
di Fabrizio Reberschegg
Autonomia differenziata, la Gilda reagisce con forza: 25 gennaio 2019, Convegno a Venezia
Regionalizzazione: gli scenari per la scuola
di Teresa Del Prete
Autonomia differenziata, la Gilda reagisce con forza: 25 marzo 2019, Convegno a Napoli
Sull’autonomia differenziata e la regionalizzazione della scuola
di Redazione
Autonomia differenziata la Gilda reagisce con forza. Documento votato all’ unanimità da tutti i delegati della Gilda degli Insegnanti nell’ Assemblea nazionale riunitasi a Roma il 19 marzo 2019
Il velleitarismo adolescenziale dei genitori
di Ester Trevisan
Bisogna tornare al modello familiare dove ognuno dei componenti conosce e si riconosce nel proprio ruolo e si comporta di conseguenza. Un testo di Massimo Ammaniti sui giovani che non vogliono crescere
di Ester Trevisan
Il ruolo degli insegnanti dovrebbe essere più complesso ma non si può pretendere che lo assumano senza un sostegno adeguato sul piano culturale, professionale ed economico
Dell’utilità dell’inutile, ovvero dell’aver buttato il bimbo con l’acqua sporca
di Alberto Dainese
Quell’istruzione di qualità, quella tradizione pedagogica fatta di serietà e rigore, che ha avuto la sua ultima, epigonale fioritura negli anni intorno al 2000, ostinatamente l’abbiamo voluta distruggere. E’ triste un Paese che ha bisogno di màrtiri ed eroi, o che – avendoli – li chiama pazzi, illusi, retrogradi (o “docenti non formati”)!
1935-1936: il martirio di studenti e insegnanti
di Piero Morpurgo
Ora sembra che tutto sia dimenticato: oggi si susseguono gli episodi di antisemitismo, gli oltraggi nei cimiteri ebraici
I tre errori della scuola italiana
di Danilo Falsoni
Inghiottita in tre vortici concentrici, la scuola italiana si salva ancora grazie alla concretezza operativa del singolo docente quando si instaura un rapporto costruttivo con il discente
Unione Europea: Istruzione e Scuola. Dopo Lisbona c’è ancora tanta strada da fare
di Fabrizio Reberschegg
Servirebbero politiche europee, e non solo nazionali, per rilanciare il settore dell’istruzione e della formazione partendo da coraggiosi investimenti pubblici strutturali. Di tutto ciò la campagna elettorale per le elezioni del Parlamento Europeo non sembra curarsi. Ed è un fatto gravissimo
Un affresco a tutto tondo della scuola italiana
di Giuseppe Boccuto
Amata, odiata, osannata o disprezzata, la scuola rimane sempre il nostro specchio e la nostra finestra sul mondo.Cataldo Russo, La Cattedra sfuggente, Ferrari editore (2018)
Patrizia Gabrielli. La guerra è l'unico pensiero che ci domina tutti
di Massimo Quintiliani
La redazione di Professione Docente è stata invitata presso La Società Dante Alighieri, il 3 dicembre a Roma – Palazzo Firenze - alla presentazione del volume
Venezia la bella, e Padova sua sorella
di Massimo Quintiliani
Ecco Padova, città da primato
Uniti per dare forza: Napoli, Venezia, Roma
di Ester Trevisan
“Dobbiamo restare uniti per dare forza a questa vertenza, evitiamo di cadere noi stessi nella polemica tra Nord e Sud”. Rino Di Meglio
di Rosario Cutrupia
Dossier sintetico ma completo sulle pensioni a cura del Dipartimento Previdenza e Pensioni della Gilda degli Insegnanti